Quando Theo Walcott si è fatto male sul finire della sfida di Fa Cup tra il “suo” Arsenal e il Tottenham, squadre acerrime rivali di Londra, ha destato più scalpore la sua provocazione nei confronti dei tifosi degli Spurs che l’entità del suo acciacco: caricato in barella dai sanitari, l’esterno di Arsene Wenger nel passare accanto ai supporters ospiti che lo beccavano con ingiurie e gestacci, ha mostrato loro con faccia sorridente il risultato in corso del match, due a zero a favore dei Gunners e qualificazione per i biancorossi al turno successivo. In Inghilterra nella giornata di oggi si è parlato molto dello “sfottò” del nazionale inglese, un po’ meno del fatto che erano in corso i dovuti accertamenti per stabilire l’entità dell’infortunio.
Ebbene, la doccia per i tifosi dell’Arsenal e per il giocatore stesso non è stata fredda, ma addirittura ghiacciata; il comunicato del club lascia poco spazio a interpretazioni:
“Theo sarà sottoposto ad un intervento chirurgico nei prossimi giorni e resterà fuori per almeno sei mesi, di conseguenza perderà il resto della stagione e la prossima Coppa del Mondo in Brasile”.
Una iattura per il funambolico attaccante inglese quella dei mondiali di calcio: convocato già nel 2006 dall’allora ct Sven Goran Eriksson, non aveva ancora esordito in Premier ma lo aveva già fatto con la maglia bianca della Nazionale inglese risultando anche il più giovane di sempre (record che ancora conserva con 17 anni e 74 giorni); nonostante la fiducia del tecnico svedese, Walcott in Germania non gioca neanche un minuto, rimandando l’esordio nella competizione iridata in Sudafrica. Tuttavia il ct di quattro anni Fabio Capello pur inserendo il suo nome tra i pre-convocati, poi decide di non chiamarlo per la spedizione vera e propria, suscitando anche qualche polemiche in patria. L’attuale selezionatore Roy Hodgson lo ha sempre convocato e considerato punto fermo (chiamandolo per Euro 2012 dove andò anche a segno contro la Svezia) e infatti avrebbe giocato già contro l’Italia all’esordio dell’Inghilterra nei prossimi mondiali brasiliani.
Il fato ha però voluto che ieri si procurasse la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, dovendo quindi mettere anzitempo il punto alla sua stagione: chiude con cinque gol in campionato e uno in Champions League, a Marsiglia.
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